Rapporto tra dolo e tentativo: “L’idoneità e la direzione non equivoca degli atti a realizzare il delitto voluto sono incompatibili con una direttiva psicologica che rivesta il contenuto del dolo eventuale”. Cassazione Penale, Sez. I - sentenza 4 marzo 2009 n. 9814.

Qualunque fattispecie delittuosa che integri gli estremi del tentativo può essere sorretta soltanto dall’elemento soggettivo del dolo (intenzionale e) diretto, anche sub specie di dolo alternativo, non essendo al contrario configurabile ove ricorra il mero dolus eventualis.

Attenzione!

Per leggere la sentenza intera e la nota d'autore occorre essere un utente registrato.

Fai clic qui per effettuare l'accesso